Descrizione
Tra il 1911 e il 1915 a Lu si decide l’avvio del progetto di illuminazione pubblica mediante energia elettrica. Un vasto impianto elettrico monferrino sostituisce i vecchi lampioni alimentati da gas e accesi grazie al lavoro quotidiano dei lampionai. Con Determina della Prefettura di Alessandria del 17 aprile del 1913 viene infatti concesso alla Società Generale Casalese di Elettricità di attuare l’impianto elettrico per portare la luce nei paesi del Monferrato: il sobborgo di San germano, i paesi di Occimiano, Mirabello, Lu, Conzano Camagna, Frassinello, Olivola, Grazzano, Ottiglio, Sala, Cellamonte, Rosignano, terrugia, Borgo San Martino, Ticineto e Valmacca. A Lu la direttiva viene recepita con consiglio comunale del 19 marzo del 1914 a seguito di un dibattito interno alla comunità già vivo nei primi anni del ‘900. Con una Delibera di Giunta del 6 settembre dello stesso anno l’amministrazione comunale luese decide un primo aumento delle lampadine pubbliche e nel 1929 si procede con l’ampliamento dell’illuminazione pubblica presso le frazioni Martini, Bodelacchi, Trisogli e Borghina.
Dopo le limitazioni degli anni Quaranta del Novecento, l’illuminazione pubblica in paese viene potenziata dopo il secondo conflitto mondiale già a partire dal 1949 e, in modo più deciso ed evidente, negli anni Sessanta (A.S. Comune di Lu, cat. 10.3, 356.4-10).
Il lampione situato all’angolo fra via Mameli e via Montalto nel centro storico di Lu conserva e manifesta la memoria di questo percorso. Ancora evidenti le tracce sul tessuto murario dello spazio che ospitava la carrucola con la quale il lampionaio poteva accendere la fiamma del lampione prima del 1914. Oggi lo stesso lampione dalla struttura in mattoni ospita l’illuminazione elettrica continuando a dispensare luce in uno degli angoli più suggestivi di Lu